![10 modi in cui i film horror hanno influenzato Batman Returns di Tim Burton 10 modi in cui i film horror hanno influenzato Batman Returns di Tim Burton](https://static1.srcdn.com/wordpress/wp-content/uploads/2024/08/batman-catwoman-and-penguin-in-batman-returns-with-cesare-from-the-cabinet-of-dr-caligari.jpg)
Riepilogo
-
Il costume del Pinguino in Batman Returns si ispira al Gabinetto del Dottor Caligari, creando una figura mostruosa ricca di pathos.
-
L’ambientazione dello zoo di Gotham è influenzata dall’espressionismo tedesco, creando un ambiente da incubo che riflette la psiche del Pinguino.
-
Il personaggio di Max Schreck in Batman Returns si ispira a Nosferatu e Vincent Price, incarnando un cattivo minaccioso ma sofisticato.
Il ritorno di Batman descrive le avventure del Crociato Incappucciato in una versione particolarmente gotica di Gotham City della DC, con molte influenze dai generi horror e thriller. Tim Burton Il ritorno di Batman (1992) è un film unico nella timeline DCU, che mescola un’estetica oscura con un’atmosfera quasi operistica. Mentre Batman (1989) era già una versione minacciosa del mito dei supereroi, il suo seguito andò oltre adottando un tono più cupo e malinconico. Lo stile distintivo di Burton, malinconico, surreale e fortemente influenzato dall’horror e dall’espressionismo tedesco, si è trasformato Il ritorno di Batman in una fiaba contorta.
Il ritorno di Batman vede protagonisti Michael Keaton nei panni di Batman, Danny DeVito nei panni del grottesco Pinguino, Michelle Pfeiffer nei panni della sensuale ma torturata Catwoman e Christopher Walken nei panni del manipolatore dirigente d’azienda Max Shreck. Sotto il suo aspetto da supereroe, il film prende in prestito pesantemente dai primi film horror e dal loro linguaggio visivo. Questo crea una visione inquietante, claustrofobica e da incubo di Gotham City.
10
La fantasia del pinguino
Ispirato al Gabinetto del Dottor Caligari
Uno degli elementi più sorprendenti di Batman Returns è il ritratto di Oswald Cobblepot, noto anche come il Pinguino, da parte di Danny DeVito. L’interpretazione del personaggio da parte di Burton si discosta in modo significativo dalle sue origini nei fumetti, considerandolo come una figura tragica e mostruosa abbandonata dai suoi ricchi genitori e cresciuto nelle fogne di Gotham. Il suo aspetto visivo è fondamentale per evocare sia l’orrore che il pathos, e il costume del Pinguino gioca un ruolo importante nel raggiungere questo obiettivo.
Il guardaroba del Pinguino, in particolare il cappello a cilindro, il cappotto foderato di pelliccia e i lineamenti del viso deformati e contorti, è basato sul personaggio titolare di Il Gabinetto del dottor Caligari (1920), un’opera fondamentale dell’espressionismo tedesco. Proprio come il dottor Caligari, il Pinguino lo è una figura grottesca che manipola gli altri dietro le quinteprogettando la sua ascesa al potere. La pelliccia gli conferisce una silhouette mostruosa, quasi animalesca, aggravata dal suo comportamento strascicato, preso direttamente da Caligari. Proprio come il suo aspetto eccentrico e inquietante sottolinea la malvagità del dottor Caligari, l’abito del Pinguino evidenzia la sua doppia natura: maestosa e grottesca allo stesso tempo.
9
Lo zoo di Gotham
Ispirato al Gabinetto del Dottor Caligari
L’ambientazione dello zoo di Gotham Il ritorno di Batmandove il pinguino fa la sua tana è un paesaggio inquietante e decadente che riflette perfettamente le sue tragiche origini. Questa ambientazione testimonia in particolare le influenze espressioniste del film Il Gabinetto del dottor Caligari. L’architettura spigolosa e innaturale delle rovine dello zoo lo è ricorda ambienti distorti e onirici visto nel mondo del dottor Caligari.
Il design di Gotham Zoo presenta forme irregolari, irregolari e sorprendenti contrasti tra luce e ombra, creando uno scenario da incubo che riflette la psiche contorta del Pinguino. Un elemento particolarmente degno di nota è il ponte dello zoo, che ricorda visivamente le famose scene dello zoo. Dottor Caligaridove l’architettura surreale distorce il senso dello spazio e della realtà dello spettatore. Questo uso deliberato delle tecniche espressioniste tedesche migliora la narrativa visiva del film e immerge il pubblico in un mondo fantastico e inquietante.
8
L’ombra incombente del pinguino
Ispirato al cinema espressionista tedesco
Nella sequenza di apertura di Il ritorno di Batmanil Pinguino viene presentato attraverso una serie di foto suggestive e inquietanti mentre vaga per le fogne di Gotham. La sua sagoma grottesca è proiettata in lunghe ombre incombenti sulle pareti, evocando immediatamente un senso di orrore. Questa tecnica visiva si ispira fortemente al cinema espressionista tedesco, in particolare al film di FW Murnau. Nosferatus (1922), uno storico film sui vampiri noto per il suo uso spaventoso di ombre e luci.
Il parallelo più sorprendente è con l’iconica scena della scalinata di Nosferatu, dove il vampiro Conte Orlok sale una scala, con la sua ombra allungata che si arrampica sul muro dietro di lui. I movimenti del Pinguino e il gioco delle ombre Il ritorno di Batman fare riferimento diretto a questa scena, rafforzando il suo ruolo di figura mostruosa e predatrice in agguato nell’oscurità. Burton usa questa tecnica per creare un senso di terrore e disagio, presentando il Pinguino come una forza quasi soprannaturale che emerge dalle profondità del mondo sotterraneo di Gotham.
7
Fogne di Gotham City
Ispirato al Terzo Uomo
Le fogne di Gotham City, dove si svolge gran parte della storia del Pinguino Il ritorno di Batmansono un capolavoro della scenografia gotica, che combina grandiosi soffitti ad arco con uno schema cromatico opprimente e monocromatico. Sebbene non sia un film horror tradizionale, Il terzo uomo (1949) funge da ispirazione chiave per queste sequenze. Il film, un thriller noir del dopoguerra, è famoso per il suo inseguimento culminante attraverso le fogne sotterranee di Vienna, con archi torreggianti, acqua gocciolante e ombre profonde che creano un’atmosfera di claustrofobia e suspense.
Le fogne dentro Il ritorno di Batman adotta molti di questi stessi elementi, migliorando il tono gotico del film. L’architettura sovradimensionata e l’illuminazione drammatica evocano un senso di intrappolamento, come se il i personaggi sono intrappolati in un mondo sotterraneo labirintico. La tavolozza quasi in bianco e nero delle fogne rafforza le radici espressioniste del film, eliminando i colori vibranti per aumentare il contrasto tra luce e buio ed enfatizzando ulteriormente il ruolo del Pinguino come tragico cattivo intrappolato nell’ombra.
6
Il paesaggio urbano di Gotham
Ispirato da Metropolis
La stessa Gotham City è uno dei personaggi più importanti del film Il ritorno di Batmane il suo design si ispira fortemente al lavoro di Fritz Lang Metropoli (1927), un’altra opera iconica dell’espressionismo tedesco. Gli imponenti grattacieli della città, i ponti sinistri e l’opprimente paesaggio industriale riflettono la situazione l’ambiente urbano distopico futuristico di Lang Metropoli. In particolare, i ponti che collegano i grattacieli di Gotham somigliano a quelli visti in Metropolidove l’elite della città vive al di sopra della classe operaia che fatica al di sotto.
Una scena dentro Il ritorno di Batman riferimenti diretti Metropoli: L’immagine aerea dell’edificio Shreck ricorda la famosa Torre di Babele di Lang. L’imponente struttura, dal design spigoloso e inquietante, riflette l’ambizione e l’arroganza di Max Shreckl’industriale corrotto. Come la Torre di Babele, lo Shreck Building simboleggia la pericolosa ricerca di potere e decadimento morale che risiede nel cuore di Gotham City.
5
Nome di Max Shreck
Ispirato da Nosferatu
Max Shreck interpretato da Christopher Walken è uno spietato uomo d’affari che intende manipolare il panorama politico di Gotham per il proprio tornaconto. È interessante notare che il suo nome è un omaggio diretto a Max Schreckl’attore che interpretava il famoso Conte Orlok in Nosferatus. Questo cenno al primo cinema horror riflette la riverenza di Burton per il genere e la sua influenza su di esso Il ritorno di Batman.
In NosferatusIl ritratto del conte Orlok di Max Schreck è una delle rappresentazioni più iconiche di un vampiro nella storia del cinema: i suoi lineamenti scheletrici, da ratto e i movimenti rigidi e predatori definiscono l’archetipo del cattivo horror. Anche se Shreck di Walken non è un mostro letterale, il suo Le tendenze vampiriche sono evidenti nelle loro pratiche commerciali predatorie e il suo comportamento freddo e distaccato. Il nome funge da riferimento a una delle figure più significative del cinema horror, collegando il personaggio di Shreck a una lunga tradizione di cattivi gotici.
4
I vestiti di Max Shreck
Ispirato da Vincent Price
Entra il guardaroba di Max Shreck Il ritorno di Batman è anche intriso di iconografia dei film horror. I suoi vestiti, un mix di eleganti abiti dell’era industriale e accessori gotici, sono fortemente ispirati al look di Vincent Price, un attore leggendario noto per i suoi ruoli in film horror classici come Casa degli Usher E La mosca. Prezzo personalità elegante ma sinistra è diventato sinonimo del genere e l’apparizione di Shreck nel film riflette questa dualità.
In Il ritorno di BatmanGli abiti di Shreck combinano la raffinatezza di un industriale d’altri tempi con un tocco di minaccia gotica. Le camicie a collo alto, i tessuti scuri e meditabondi e l’eleganza quasi teatrale del suo guardaroba gli conferiscono un fascino particolare aria di autorità mentre allude alle sue intenzioni malevoli. Come i personaggi di Vincent Price, Shreck incarna una sorta di affascinante malvagità, una figura che opera con una patina di rispettabilità nascondendo sotto una natura più oscura e sinistra.
3
Capelli di Max Shreck
Ispirato dall’inventore di Metropolis
Una delle caratteristiche visivamente più distintive di Max Shreck in Il ritorno di Batman sono i suoi capelli bianchi ribelli, che si rizzano in ciuffi, dandogli un aspetto spettrale, quasi elettrico. Questo è tutto un omaggio diretto al personaggio di Rotwangil pazzo inventore di Metropoli. Rotwang, con i suoi capelli bianchi selvaggi e gli occhi grandi e maniacali, è uno dei personaggi più memorabili della visione distopica di Lang, incarnando i pericoli dell’ambizione sfrenata e dell’arroganza scientifica.
L’acconciatura di Shreck rispecchia quella di Rotwang, rafforzando la connessione tra i due personaggi. Entrambi sono figure di immenso potere, che manipolano coloro che li circondano per raggiungere i propri obiettivi, ed entrambi alla fine rischiano la distruzione a causa della loro sfrenata ambizione. I capelli bianchi e selvaggi fungono da scorciatoia visiva per la follia, il caos e l’influenza corruttrice del potere, temi centrali in entrambi. Metropoli E Il ritorno di Batman.
2
Il ballo in maschera
Ispirato alla maschera della morte rossa
Una delle scene visivamente più sorprendenti Il ritorno di Batman è il ballo in maschera, dove Bruce Wayne e Selina Kyle si incontrano mentre sono entrambi smascherati, a simboleggiare che le loro identità civili sono la loro maschera. Il ballo stesso è pieno di costumi e maschere sontuosi, ispirati a una lunga tradizione di immagini gotiche e horror. Un ospite al ballo, in piedi a destra di fronte a Selina mentre viene rivelata sulle scaleè vestito come la Morte Rossa del film di Edgar Allan Poe La maschera della morte rossa.
La versione ricorda soprattutto Lon Chaney in Il Fantasma dell’Operain cui si veste come il personaggio. La rappresentazione di Chaney della figura mascherata e tormentata dalla peste è una delle immagini più iconiche della storia dell’orrore. La tua figura scheletrica vestita di rosso rappresenta la morte personificatadiffondendo il terrore ovunque vada. L’ospite del ballo di Shreck, vestito con lo stesso costume scheletrico, è un riferimento visivo a questo classico film horror, rafforzando l’atmosfera oscura e gotica del film e la sua esplorazione della morte e del decadimento.
1
La rissa sul tetto
Ispirato dalle vertigini
La lotta sul tetto tra Batman e Catwoman è una delle sequenze più emozionanti Il ritorno di Batmane si ispira fortemente al libro di Alfred Hitchcock Vertigine (1958). Nel thriller psicologico di Hitchcock, l’inseguimento sui tetti del film presenta personaggi che scalano tetti diagonali e salgono scale, creando una sensazione di disorientamento e pericolo. Burton rispecchia queste scene nella lotta tra Batman e Catwoman, sottolineando le altezze vertiginose e l’equilibrio precario tra i due personaggi.
La coreografia del combattimento, con Batman e Catwoman che scalano i tetti e salgono le scale, riecheggia l’azione tesa e ad alto rischio di Vertigine. Entrambe le scene giocano con il senso di spazio e altezza del pubblico, creando un senso di disagio mentre i personaggi barcollano sull’orlo del pericolo. I paralleli visivi tra Il ritorno di Batman E Vertigine consolida il legame del film con la suspense classica e il cinema horror, mescolando suspense, azione e atmosfera gotica in un’esperienza cinematografica unica.
Batman Returns vede il ritorno di Bruce Wayne di Michael Keaton dopo la sua vittoria sul Joker. Questa volta, il Cavaliere Oscuro deve affrontare una nuova minaccia sotto forma del Pinguino, un emarginato che vuole vendicarsi di Gotham City. Con Danny DeVito nei panni di Oswald Cobblepot, Michelle Pfeiffer nei panni di Selina Kyle, alias Catwoman, e Christopher Walken nei panni di Max Schreck, Batman Returns è il secondo e ultimo film di Tim Burton basato sull’iconico personaggio dei fumetti DC.
- Data di rilascio
-
19 giugno 1992
- Tempo di esecuzione
-
126 minuti