10 film horror in cui muoiono assolutamente tutti

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    10 film horror in cui muoiono assolutamente tutti

    Avvertenza: questo elenco contiene spoiler sui finali di tutti i film horror inclusi.Orrore i film spesso entusiasmano il pubblico con un’elevata tensione, ma c’è un senso unico di disagio che deriva da un film da cui nessuno esce vivo. Invece di una fantastica Final Girl che si fa strada attraverso una situazione spaventosa, i finali nichilisti rimuovono ogni speranza di sopravvivenza, lasciando gli spettatori con un senso di terrore agghiacciante. I film horror in cui muoiono assolutamente tutti evidenziano le conclusioni più oscure e spietate del genere.

    Che si tratti di sacrifici rituali, forze soprannaturali, creature mortali, circostanze apocalittiche o epidemie virali mortali. un film horror può rappresentare una marcia incessante verso la rovina con una storia che non permette a nessuno di sfuggire alla morte. Non solo forniscono spaventi e sangue, ma sottolineano anche l’inevitabilità della morte, creando finali così oscuri ai film che durano ancora più a lungo. Alcuni film horror non permettono a nessuno di scappare, ricordando invece agli spettatori che a volte l’orrore più grande è la mancanza di speranza.

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    La cosa (1982)

    Direttore John Carpenter

    Cosa è un classico dell’orrore con temi di paranoia e isolamento, ambientato in una remota stazione di ricerca antartica, che segue un gruppo di scienziati che incontra un alieno mutaforma capace di imitare perfettamente qualsiasi creatura vivente. Quando la creatura inizia a uccidere il gruppo uno per uno, la paranoia attanaglia tutti mentre perdono fiducia in chi è umano e chi è la Creatura. Le tensioni aumentano con incontri sempre più violenti, trasformazioni inquietanti e tentativi disperati di scoprire chi è l’alieno.

    Tutto si riduce a un grande film horror pieno di suspense, che termina con gli ultimi due sopravvissuti (Kurt Russell e Keith David) seduti tra le rovine della loro base, entrambi incerti se l’altro sia umano o una creatura sotto mentite spoglie. Tuttavia, il loro destino è segnato quando soccombono al freddo, lasciando la sopravvivenza degli alieni su una nota ambigua. Cosa È un film indimenticabile grazie agli innovativi effetti pratici utilizzati nell’ambientazione inquietante, mentre il finale agghiacciante e aperto non lascia ai personaggi alcuna possibilità di fuga.

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    Quarantena (2008)

    Diretto da John Eric Dowdle

    Quarantena è un film horror emozionante in cui un’emergenza di routine si trasforma in un incubo incontrollabile quando una giornalista televisiva (Jennifer Carpenter) e il suo cameraman (Steve Harris) seguono due vigili del fuoco in un condominio dopo una chiamata di soccorso. Presto scoprono che l’edificio contiene un virus mortale e, uno dopo l’altro, i residenti e i primi soccorritori vengono attaccati da umani rabbiosi. Mentre il virus si diffonde, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) isolano l’edificio, chiudendo tutti all’interno senza alcuna via di fuga.

    Le vittime vengono infettate dal virus attraverso morsi brutali, diventando animali violenti portatori della malattia. La tensione aumenta quando le persone non infette fuggono all’ultimo piano solo per scoprire l’orribile fonte del virus: un esperimento andato storto. Quarantena memorabile per la sua atmosfera tesa, il ritmo veloce e l’impotenza. che persistono per tutto il film. Quarantena Il finale, in cui i personaggi rimanenti incontrano una morte brutale, non lascia speranza e rafforza la triste premessa secondo cui non ci sono sopravvissuti.

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    Nessun amico (2014)

    Direttore Levan Gabriadze

    Non amici Questo è un altro film horror con filmati trovati che si svolge interamente sullo schermo di un computer e ruota attorno a sei amici del liceo in una chat di gruppo online perseguitati dallo spirito vendicativo della compagna di classe Laura Barnes, che si è suicidata un anno fa. Un misterioso utente che tormenta gli amici costringe ogni membro a rivelare i propri segreti più oscuri, distruggendo la loro amicizia. Mentre il fantasma di Laura si vendica, ogni membro del gruppo affronta un destino terribile, dalla morte per mezzo del frullatore al consumo di candeggina.

    Vengono demoliti uno dopo l’altro finché non rimane più nessuno. Cosa fa Non amici Ciò che lo rende così memorabile è la sua narrazione innovativa, che combina l’orrore soprannaturale con un mondo digitale aggressivo. in particolare, i social media e il bullismo online che possono comportare. La tensione della vita reale del film e l’ambiente claustrofobico sullo schermo creano un’atmosfera unica e spaventosa che lascia tutti a disagio anche molto tempo dopo la morte definitiva.

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    Il progetto Blair Witch (1999)

    Diretto da Eduardo Sanchez e Daniel Myrick

    Il progetto Blair Witch è una pietra miliare nel genere horror, noto per la sua agghiacciante ambiguità e il suo realismo inquietante. Il film segue Heather (Heather Donahue), Josh (Joshua Leonard) e Mike (Michael K. Williams), tre studenti di cinema che decidono di documentare la leggenda della strega Blair Witch. Mentre si avventurano nei boschi del Maryland, iniziano a verificarsi strani eventi e presto si rendono conto che la leggenda potrebbe essere vera.

    Sebbene la loro morte non venga mai mostrata sullo schermo, è implicito che la strega titolare o un’altra forza malevola invisibile li prenda tutti. Il triste finale del film, girato con riprese traballanti a mano libera, mostra le urla angosciate di Heather mentre cerca i suoi amici solo per trovare Mike in piedi in silenzio nell’angolo di una casa abbandonata. Le urla di Heather presto svaniscono e c’è un silenzio inquietante. Il finale inquietante e irrisolto del film non lascia dubbi sul fatto che tutti e tre abbiano incontrato un triste destino. Il progetto Blair Witch indimenticabile per il suo orrore sottile ma terrificante.

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    Silenzio morto (2007)

    Diretto da James Wan

    Silenzio mortale Pieno di vendetta e oscuri segreti familiari, questo è uno dei migliori film di James Wan, che segue Jamie Ashen (Ryan Kwanten) nella sua inquietante città natale di Crow Fair per svelare il mistero del raccapricciante omicidio di sua moglie, di cui lui è il principale sospettato. La consegna di una strana bambola e la leggenda della ventriloqua assassinata Mary Shaw (Judith Anna Roberts) lo precipitano sempre più in una sinistra maledizione legata alla sua famiglia. Durante le indagini, Jamie scopre che Mary Shaw ha ucciso tutti i membri della famiglia Ashen come rappresaglia per il suo omicidio.

    Proprio quando sembra che Jamie sia sfuggito allo stesso destino dei suoi parenti passati, il film prende una svolta scioccante: suo padre è morto da sempre, ridotto a un burattino senza vita che Mary usava per ingannare Jamie. Se ne rende conto troppo tardi, ma è il momento perfetto per Mary, poiché il suo shock è sufficiente a catturarlo tra le sue grinfie. Quando le sue vittime si trasformarono in burattini Silenzio mortale culmina nella completa distruzione della linea di sangue Ashen, assicurando che nessuno sopravviva.

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    Febbre da cabina (2002)

    Diretto da Eli Roth

    Febbre da cabina racconta una storia straziante di isolamento, infezione e morte inevitabile. Un gruppo di studenti universitari si reca in una cabina remota per un po’ di privacy. Cadono inconsapevolmente vittime di una malattia carnivora che si diffonde attraverso l’acqua contaminata e uno dopo l’altro soccombono al virus, uccidendosi a vicenda in preda a una disperazione paranoica o morendo a causa dei terribili effetti dell’infezione. Questo porta a Jeff (Joey Kern), l’ultimo sopravvissuto, inizialmente credeva di essere scappato, abbandonando i suoi amici e nascondendosi nel bosco in attesa che l’infezione finisse.

    Tuttavia, il suo sollievo è di breve durata poiché viene colpito e ucciso dalle autorità locali a cui è stato ordinato di sterminare gli infetti. La ripresa finale del film mostra le macabre conseguenze: il cadavere del personaggio di Paul (Rider Strong) inquina un lago vicino, che viene utilizzato per preparare la limonata per gli ignari cittadini. Con un finale oscuro e contagioso. Febbre da cabina non lascia sopravvissuti, dimostrando che l’orrore è lungi dall’essere finito.

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    La casa dei 1000 cadaveri (2003)

    Diretto da Rob Zombie

    L’azione si svolge nel 1977. La casa dei 1000 cadaveri segue due coppie di adolescenti il ​​cui viaggio prende una svolta mortale quando la loro macchina si rompe, portandoli nelle grinfie della sadica famiglia Firefly. Dal momento in cui arrivano, gli adolescenti sono sottoposti a tormenti psicologici e grottesche torture fisiche, che rappresentano un gioco contorto per le Lucciole e che alla fine portano a una morte brutale. Non c’è da stupirsi, Rob Zombie La casa dei 1000 cadaveri è un film horror inquietantemente spietato che ancora una volta non lascia nessuno in vita.

    Quando i ragazzi vengono denunciati come dispersi, le loro famiglie e la polizia intervengono, ma subiscono un destino altrettanto crudele. Il colpo finale del film arriva quando Denise (Erin Daniels), ritenuta l’ultima ragazza, fugge, solo per finire nelle mani del Capitano Spaulding (Sid Haig). Cade di nuovo in un incubo e si sveglia sul tavolo operatorio del Dottor Satana (Walter Phelan). Con i suoi inquietanti omicidi e il triste finale. La casa dei 1000 cadaveri – un disgustoso promemoria che la famiglia Firefly non lascia nessuno in vita.

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    Destinazione finale 5 (2011)

    Diretto da Stephen Quayle

    Destinazione finale 5 segue Sam (Nicholas D’Agosto) e un gruppo di colleghi che sfuggono per un pelo alla morte quando un ponte crolla mentre si recano al lavoro. Come per il resto della serie, la loro sopravvivenza è di breve durata poiché la morte li perseguita uno dopo l’altro in modi sempre più raccapriccianti e creativi. Destinazione finale 5 alza la posta sul gioco simbolo del franchise, ingannare la morte, combinando omicidi pieni di suspense con colpi di scena intelligenti.

    L’aspetto più memorabile di questa puntata è il finale scioccante in cui i personaggi sopravvissuti, pensando di aver sconfitto la morte, si imbarcano su un volo per Parigi. Una svolta geniale avviene quando si scopre che il viaggio è stato un fallimento fin dall’inizio. destinazione finale, collegare tutti gli eventi Nessuno sfugge alla morte, e questo intelligente ciclo narrativo e le relative connessioni creano Destinazione finale 5 un’opera eccezionale nel genere horror.

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    La notte dei morti viventi (1968)

    Diretto da George A. Romero

    La notte dei morti viventi segue un gruppo di sopravvissuti intrappolati in una fattoria mentre respingono un assalto di non morti. Mentre combattono per la sopravvivenza, conflitti interni, decisioni sbagliate e la schiacciante minaccia degli zombi li spingono verso una morte inevitabile. È interessante notare che La notte dei morti viventi ha ridefinito il genere degli zombie e ha scioccato il pubblico con il suo finale straziante. dove nessuno viene risparmiato.

    Il momento più buio è arrivato quando Ben, l’ultimo sopravvissuto, è emerso da una notte terribile solo per essere scambiato per uno zombie e ucciso a colpi di arma da fuoco da un gruppo di altri sopravvissuti. I titoli di coda, che mostrano le immagini del corpo di Ben trascinato e bruciato, forniscono un commento oscuro sulla disumanizzazione della società. Questa scomparsa globale ha fatto La notte dei morti viventi un terrificante film horror e una critica sociale profondamente risonante. Rimane indimenticabile grazie al suo approccio nichilista, che lo rende una pietra miliare dell’horror.

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    Capanna nel bosco (2011)

    Diretto da Drew Goddard

    IN Cabina nella foresta Una svolta rispetto all’horror tradizionale entra in gioco mentre la meta-narrativa esplora i cliché dell’orrore portando le uccisioni a livelli apocalittici. Il film segue gli amici del college che si isolano in una capanna remota, diventando inconsapevolmente parte di un sacrificio rituale per placare gli antichi dei. Tuttavia, la progressione del film rivela che questi macabri omicidi fanno parte di un sistema globale in cui vari scenari orribili vengono rappresentati in tutto il mondo per impedire la distruzione del mondo.

    Dana (Kristen Connolly) e Marty (Fran Krantz) scoprono la verità e decidono che non vale la pena salvare un mondo costruito sulla morte di persone innocenti. Invece di sacrificarsi per la sopravvivenza dell’umanità, contribuiscono al risveglio degli dei e alla fine del mondo. Baita nel bosco non solo distrugge i personaggi principali, ma distrugge anche l’intera razza umana in una conclusione audace e che sfida il genere.

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